08 Febbraio 2012
C.U.N.A.
Coordinamento Unitario Nazionale Autocarrozzerie
c/o CONSORZIO CARROZZERIE ARTIGIANE
Via Pasolini, 18 - 50013 Campi Bisenzio (FI)
Firenze, gennaio 2012
All’attenzione delle Rappresentanze di Categoria di CONFARTIGIANATO – C.N.A. –CASARTIGIANI e C.L.A.A.I.
Ai colleghi carrozzieri ed alle aggregazioni consortili e associative degli stessi.
Alle aziende costruttrici di impianti ed attrezzature, ivi comprese quelle fornitrici di ricambi, prodotti vernicianti e servizi vari, operanti nel settore carrozzerie.
Alle rappresentanze politiche presenti nel territorio.
P.C. agli automobilisti, in particolare ai clienti delle carrozzerie.
Oggetto: liberalizzazioni – settore assicurativo rc auto.
decreto del 24 Gennaio 2012 N° 1 Comma 2 Art 29 – risarcimento in forma specifica.
Inevitabilmente, una prima considerazione: il suddetto provvedimento legislativo, quanto è osservante dei principi basilari di una corretta liberalizzazione? Oppure, esso intende rafforzare ulteriormente il già eccessivo, o meglio dominante potere che le compagnie di assicurazione dispongono?
Come C.U.N.A., propendiamo per la seconda ipotesi e conseguentemente, anche come cittadini/automobilisti, intravediamo una pesantissima riduzione dei nostri diritti, aspetto che colpisce oltre 35 milioni di assicurati.
Inoltre, gli effetti, sia dei diritti che economici, avranno gravi ripercussioni per l’intero comparto dell’autoriparazione, indotto compreso. Investendo così circa 200 mila posti di lavoro.
Sempre nel quadro sopra delineato, dobbiamo evidenziare l’incredibile e vessatoria penalizzazione della riduzione del 30% del risarcimento dovuto all’automobilista danneggiato che voglia scegliere il proprio riparatore di fiducia e non quello indicato dalla Compagnia d’Assicurazione, oppure se ritiene di non far riparare la propria auto.
Tutto ciò è in totale contrasto con quanto stabilito dall’autorevole sentenza N° 180 nel Giugno 2009 da parte della Corte Costituzionale, la quale precisa che, il sistema del risarcimento diretto è facoltativo e non obbligatorio.
Francamente, dopo quanto soprascritto non comprendiamo quali benefici trarranno gli assicurati Italiani da questo tipo di “liberalizzazione”.
Rivolgendosi in particolare ai colleghi carrozzieri, ed alle loro diverse rappresentanze appare molto evidente l’aggressione al diritto dell’impresa che voglia operare in un libero mercato e nel rispetto delle regole, siano esse fiscali, normative di natura ambientale, nonché quelle r iguardant
i il rapporto con i propri dipendenti. Inoltre, si aggiunga il rispetto fondamentale della deontologia professionale a garanzia della propria clientela, che significa qualità e sicurezza degli automezzi riparati.Ovviamente, tutto ciò comporta dei precisi e notevoli costi di gestione aziendale e che non possono essere da nessuno sottostimati.
È indubbio, la vita di migliaia di aziende di carrozzeria, e non solo, sono a rischio di chiusura, e per tanto occorre un fortissimo impegno ed unità di tutti, al fine di contribuire a l’annullamento dell’ingiusto e dirompente comma 2 dell’articolo 29.
Per tale decisivo obbiettivo, il C.U.N.A. condivide ed apprezza l’impegno unitario assunto dalle rappresentanze Nazionali di CONFARTIGIANATO - C.N.A. – e CASARTIGIANI.
L’impegno di cui sopra, si sostanzia in un piano di azione attraverso i seguenti punti
1° proclamazione dello stato di mobilitazione della categoria
2° convocazione degli stati generali dell’imprese di carrozzerie italiane
3° iniziative locali a sostegno della difficile battaglia volta ad abrogare il comma e l’articolo sopra richiamati.
Terminiamo ribadendo ancora una volta la nostra raccomandazione alla partecipazione di questa difficile e decisiva battaglia a difesa delle aziende ed il lavoro, oltre che difendere principi di equità che riguardano anche l’intera utenza automobilistica ed alla quale riteniamo che debba giungere la giusta informazione.
A tale proposito invitiamo a riprodurre e diffondere il presente documento.A tutti i destinatari sopra elencati, giunga il nostro più sentito incoraggiamento e sostegno per l’impegno che vorranno assumere nel prosieguo del prossimo futuro.
Per il Consiglio Direttivo del C.U.N.A
Il Presidente Raffaello Tempesti